“Questo viaggio è iniziato un po’ così, alla leggera, con lo scopo di fare un progetto di tesi, del volontariato e di visitare luoghi che non mi sarebbe capitato di vedere altrimenti. Non avrei mai pensato in vita mia che un giorno sarei andata in India e invece proprio questo Paese, pian piano, giorno dopo giorno è entrato dentro cambiandomi.
Ho trascorso un mese e mezzo a Calcutta presso IIMC, Institute for Indian Mother and Child, con lo scopo di somministrare questionari alle donne facenti parte del progetto di microcredito e del Women Peace Council in modo tale da poter, una volta tornata in Italia, studiare l’impatto di questi progetti nella loro vita. Grazie a ciò ho avuto la possibilità di vedere luoghi e persone che altrimenti non avrei incontrato: è bellissimo andare nei villaggi rurali con Alim, il responsabile del microcredito, per incontrare queste donne che trasmettono dai loro volti tanta forza di volontà per andare avanti e cercare di cambiare le cose, per migliorare la loro situazione.
Presso IIMC ci sono diverse attività di volontariato; mediche, economiche ed educative. Quando si è lì si impara a fare un po’ tutto anche se non di propria competenza perché si aiuta come si può.
La prima settimana è stata dura poiché si è in un mondo completamente diverso: si è sommersi da rumori, odori improponibili, caos, povertà, sporcizia, cultura diversa ma pian piano si lascia cadere la mentalità occidentale e si riescono a capire le parole dei volontari del mese precedente che ti hanno accolto dicendoti: “I primi giorni ti chiederai chi te lo ha fatto fare e sarà normale voler andare via, ma alla fine ti dispiacerà andartene”. E così è stato. Sono passati quasi due mesi ma il mio pensiero è ancora là e si fa sempre più spazio dentro di me la voglia di tornare un giorno in India, non per fare una vacanza ma ad aiutare ed essere aiutata perché alla fine penso che loro lascino molto di più a noi che il contrario.”
Alice