Giulia – IIMC – India

Giulia IIMC

“I 50 giorni passati in India sono stati la prova più dura che abbia dovuto superare.

Calcutta è una realtà da non sottovalutare e all’impatto con una città di 4 milioni di abitanti, la maggior parte dei quali vive in strada ed è analfabeta, non ci si può preparare.

È nella capitale del West Bengal che ha sede IIMC-Institute for Indian Mother & Child, l’organizzazione volontaria non governativa presso la quale abbiamo collaborato con l’associazione.

Sono atterrata a Calcutta il 29 agosto, con 35 gradi, 93% di umidità, che faceva sì che se ne percepissero 50, ad aspettarmi. 

Considerando il numero di abitanti, è una delle città più popolose dell’India, seconda solo a Mumbhai e Delhi, ed il caos e l’odore nell’aria lo ricordano in ogni momento.

La maggior parte delle famiglie indiane, se non vive direttamente sulla strada, abita delle strutture fatiscenti, costruite con lamiere, mattoni, legno o paglia, con poche stanze, senza pavimento nè bagno interno. 

L’obiettivo principale del mio viaggio era quello di somministrare questionari alle donne appartenenti al progetto di Microcredito e Wowen Peace Council per poter valutare attraverso il confronto e l’analisi delle risposte raccolte negli ultimi anni, l’impatto dell’appartenenza a questi gruppi nel loro stile di vita.

Quello che si è rivelata alla fine questa esperienza però è stato molto di più. 

La possibilità di conoscere personalmente queste donne, osservare in prima persona come trascorrono le loro giornate, constatare il coraggio che hanno nell’affrontare un mondo che purtroppo gli è ancora così ostile mi ha inizialmente spaventata e poi stupita e affascinata. 

Al contrario di quello che credevo, ho imparato molto più io da loro che loro da me.”

Giulia

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